venerdì 4 luglio 2014

La Gioconda e' marchigiana

Incantata davanti alla teca blindata al Louvre mia nonna compiaciuta esclama: " Siamo sempre state belle noi donne marchigiane!"
E' già.  Non me ne abbiano i miei amici toscani ma la donna ritratta nel celebre capolavoro di Leonardo non è la fiorentina monna Lisa del Giocondo ma una dama della corte di Urbino, al secolo Pacifica Brandani, amante di Giuliano de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e duca di Nemours.
La Gioconda 
         E il paesaggio alla sue spalle non è la Valdarno ma il Montefeltro, antico ducato urbinate.
                         

Montefeltro paesaggio

Ad avvalorare le tesi di mia nonna, secondo lo storico Roberto Zapperi,  Giuliano, donnaiolo e poeta, bandito da Firenze, per una decina d'anni risiedette a Urbino dove incontrò Pacifica, che ovviamente cadde tra le sue braccia. Quando la donna si accorse di aspettare un bambino, Giuliano era già a Roma e dopo il parto, essendo Pacifica regolarmente maritata, il piccolo venne abbandonato davanti ad una chiesa. Dopo poco, gravemente malata morì, riuscendo però ad avvisare Giuliano della paternità. Il novello padre tornò a prendere il bambino che chiedeva continuamente della madre. Fu allora che Giuliano commissionò a Leonardo il ritratto di Pacifica, descrivendola al pittore come la ricordava egli stesso.
"Quel sorriso su cui tanti hanno favoleggiato è il sorriso di una madre che non c'è più" racconta Zapperi e che da lontano cerca di consolare il suo bambino.

Care lady marchigiane, quando sfoderate uno dei vostri sorrisi migliori, tenete bene a mente che tra i vostri antenati potete vantare il sorriso più famoso misterioso e magnetico della storia dell'arte!



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