mercoledì 13 agosto 2014

Cilento e Maratea, destinazione cool dell' estate 2014

Se dico Cilento, pochi rispondono: ci sono stato!
Altri lo confondono, forse perché non ha mai avuto confini precisi.

E fino a qualche giorno fa neanche io avevo un idea precisa sull'argomento.

In effetti questa parte d'Italia a Sud di Salerno, in Campania al confine con la Basilicata,  che si estende dalla costa tirrenica fino all'Appennino campano-lucano, non rientra nelle mete cool di vacanza.  ( il che, sarebbe già un buon motivo per andare! )  

Nonostante sia già da tempo patrimonio Unesco, Il Cilento non è mai balzato agli onori della cronaca se non per due recenti notizie: una certa Baia degli Infreschi  a Marina di Camerota  sarebbe "la spiaggia più bella d'Italia 2014" e un certo Enzo Crivella farebbe a Sapri il gelato più buono dell'anno.

Incuriosita e divertita com'ero, già da un paio d'anni dalle scene del film " Benvenuti al Sud " ambientato a Castellabbate, mi sono detta:  "jamme ja!"  e sono partita ...  

Quattro giorni in Cilento e tappa finale a Maratea.


PISCIOTTA  

Un sogno sospeso tra mare e ulivi, questo piccolo e arroccato borgo medievale, da cui prende il nome l'Uliva Pisciottana




I secolari e maestosi Ulivi Pisciottani, furono dono dei coloni greci.
Le prime ipotesi sull'origine di Pisciotta sono collegate alla distruzione di Troia.







Qui, in pieno centro del borgo, tra case, stradine, orti e giardini,



si è trasferito trent'anni fa da Roma Claudio Fezza, per dedicarsi al perfetto restauro conservativo di un antico convento e con i suoi ragazzi Lea e Massimo, ha realizzato un Hotel di charme, dove vi suggerisco di passare almeno una notte.

Pur non essendovi nato Claudio ha i tratti caratteristici del vero Pisciottano. Un uomo scaltro come un saraceno, con la figura di un principe normanno, la gioia e l'arte di un antico greco, signore di vita come uno spagnolo, giusto e saggio come un romano. Sua figlia Lea ne è la giusta erede.
I loro consigli renderanno il vostro soggiorno in Cilento indimenticabile. 

Un vero gioiello 
Marulivo Hotel di charme  









Dalla terrazza si gode un magnifico tramonto e uno straordinario quadro di quel digradare di ulivi nel blu intenso del mare.

Oltre alle Ulive, a Pisciotta dovete assaggiare le Alici di Menaica, diventate da una decina d'anni presidio Slow Food.
La pesca con la Menaide, in dialetto Menaica, veniva praticata non dai pescatori, ma dai contadini nei tempi in cui i cicli dell'agricoltura erano fermi. Le alici di Menaica sono più grandi e perdono la maggior parte del sangue durante la pesca così che la loro carne risulta molto più delicata delle altre.


Se restate in centro, le migliori sono quelle marinate alla Pisciottana del ristorante Osteria del borgo.
Se invece volete scendere in Marina,  Donatella nel suo Laboratorio artigianale, vi preparerà una degustazione completa anche di tonno Alalunga, il delicatissimo tonno bianco con sfumature rosa 
( hanno anche uno shop on-line, se trovate ancora qualcosa!... io ho fatto man bassa, non avevo mai mangiato un tonno così buono ).











Sempre in Marina c'è il famoso ristorante Angiolina, dove lo chef Tre Gamberi, Rinaldo Merola, prepara solo pesce freschissimo e ricette della tradizione cilentana apprese direttamente dalla mamma.






Gli amanti del mondo del vino legato intimamente al suo territorio non possono perdere l' Enoteca Osteria Perbacco, una delle migliori selezioni di vini del mezzogiorno in una location straordinaria.

Sempre in centro, se avete la fortuna di arrivare durante una delle feste di paese, potete trovare lo spettacolo delle Luminarie, incantevole abitudine di illuminare le strade tipica del Sud.





LE SPIAGGE 

Cento km di costa da Paestum a Sapri di mare limpido dove si respira in spiaggia la tranquillità dei luoghi rurali. Poco importa quale spiaggia scegliate, sono tutte molto belle e avete molte possibilità di prenotare escursioni in barca alle Baie ( consiglio il Buon Dormire ) e alle grotte di capo Palinuro.

Ma ci sono due chicche che proprio non potete perdervi.




Una è segreta e non la trovate in nessuna guida, sito o blog. ( se non su A-blog, chiaro! )

I pochi che la conoscono la chiamano Antonio, dal nome del proprietario, che con la moglie Antonietta gestisce questo angolo di paradiso selvaggio, ma perfettamente attrezzato, al grido di "meno siamo, meglio stiamo".

Vi si accede dalla strada principale che da Marina di Pisciotta arriva a Scario. Nei pressi di Centola, dopo lo stabilimento ben indicato Baia degli Angeli, trovate solo una indicazione di parcheggio. 
Infilatevi discretamente e... 

Antonio -spiaggia privata




... godetevi quell'aria rarerafatta, tipica della campagna ma in spiaggia e soprattutto chiedete uno dei manicaretti che Antonietta prepara per i suoi esclusivi clienti. Un must le Melanzane nchiappate, piatto tipico della tradizione cilentana,  ripiene con formaggio, mozzarella, in salsa di pomodoro. 

La seconda è la meta più cool dell'estate 2014.
Appena eletta non a caso " spiaggia più bella d'Italia", Baia degli Infreschi  a Marina di Camerota, è una naturale insenatura ad arco delimitata da scogliere rocciose con un mare limpidissimo e dalle diverse tonalità di verde e blu.


Baia degli Infreschi






SCARIO SAN GIOVANNI A PIRO

Scendendo verso sud in direzione Maratea, fermatevi per una passeggiata a Scario, il Borgo Marinaro più bello del Cilento, prima di arrivare a San Giovanni a Piro.



Scario


Se siete in cerca di qualcosa di veramente straordinario vi consiglio un sogno che si chiama:

Locanda San Fantino ( special selection: A-blog country-chic  vedi prossimamente post dedicato).



Locanda San Fantino





Gli arredi "local" della Locanda San Fantino





Qui tutto ha un aria magica e purificante e tutto racconta la storia e la passione di un uomo:
Sebastiano Petrilli e della sua famiglia che da quattrocento anni è proprietaria delle terre e dei vigneti circostanti ma racconta anche la storia di questo territorio.

L'arredamento della Locanda è interamente realizzato con materiali e mobili locali. Dal marmo dei pavimenti ai legni delle stampelle negli armadi delle camere, tutto in locanda è "local" e realizzato dagli artigiani di San Giovanni a Piro.

Sebastiano Petrilli

Le viti di Pinot nero del San Fantino


I prodotti dell'azienda agricola San Fantino in vendita sul sito
www.sanfantino.com



Anche il food è local : marmellate, olio, farine e vino.

Il vino poi è una vera sfida per Sebastiano, che con l'aiuto del fratello Saverio, pioniere della biodinamica, si è divertito a piantare Pinot nero, spostando di quasi 1000 chilometri il limite della coltivazione.

Il risultato è sorprendente, tanto che gli esperti lo hanno definito uno dei migliori d'europa.



Svegliarsi a San Fantino, la mattina è rigenerante  e se non bastasse l'aria della Locanda c'è una bellissima passeggiata che conduce fino all'antico sentiero della "manna", dalla cui fonte sgorga l'acqua miracolosa.

Santuario di Maria S.S. di Pietrasanta





     SAPRI

Continuate il viaggio fino a SAPRI dove potrete conoscere l'uomo che sta disegnando il futuro della pasticceria cilentana e mediterranea : ENZO CRIVELLA






Enzo Crivella, aperitivo con gelato all'uliva pisciottana e Fiano di Paestum
                                             





Il gelato Crivella è già stato premiato come il migliore d'Italia, ma Enzo non si ferma e l'amore per la sua terra e i suoi prodotti lo spingono a sperimentare ogni giorno nuovi sapori e abbinamenti, creando interazioni con i maggiori protagonisti della scena gourmand del Sud. 
D'obbligo l'assaggio del cannolo cilentano con ricotta di capra e fichi.



Il panettone tardivo di  Pietro Macellaro il dolce più cool dell'estate 2014,
in vendita a Sapri nella Chocolathera di Enzo Crivella





In viaggio verso  MARATEA  si rimane senza fiato, la frastagliata costa è un'alternarsi di scogliere a picco sul mare, spiagge e fantastiche calette.


il verde intenso della folta vegetazione che in alcuni tratti si spinge fin quasi al pelo dell'acqua
creando un gioco di incomparabili contrasti con gli azzurri del cielo e del mare.



Nell'antichità i greci la chiamarono Thea maris,. Oggi la si conosce come la Perla del Tirreno. 
E non potrebbe esserci appellativo migliore per Maratea, colori e profumi inebrianti rendono questo angolo di paradiso in terra unico al mondo.

i fantastici tramonti che si tingono di viola

Se volete fare un po' di mare, qui dove il Tirreno è un po' più blu, il mio consiglio è di pernottare in uno dei bellissimi hotel a picco sul mare, quasi tutti con spiaggia privata.



Spiaggia privata  Hotel Villa delle Meraviglie





Non perdetevi una passeggiata in centro la sera, quando le stradine e i vicoli del centro storico si riempiono di gente e piacevole allegria dettata anche dai buonissimi liquori e rosoli locali. 

La farmacia dei sani è decisamente la più mondana delle vetrine di vini e liquori lucani.




In pieno centro anche l'Antica Casa del Tessuto del Cav. Brando è un negozio d'altri tempi con stoffe e tessuti introvabili, che come recita l'insegna hanno arredato " le più belle case d'Italia". 
Perfetto per organizzare un vero e proprio corredo all'antica o semplicemente per acquistare un piccolo ricordo di Maratea.


 Se qualcuno non ha ancora deciso la meta della sua vacanza, io non avrei dubbi e se invece ci siete già o siete appena tornati, mettete una x sulla prossima vacanza e come me dedicate qualche giorno alla scoperta di questi luoghi magici e "segreti", selvaggi e rurali ancora incontaminati e originali.

Il mio augurio è che possiate incontrare persone come Claudio Fezza e sua figlia Lea, come Sebastiano Petrilli o come Enzo Crivella, che vi trasmettano tutto l'amore e la passione per la loro bellissima e molto amata terra.






lunedì 4 agosto 2014

Tagliatelle o Vincisgrassi ?

Certo è che i Vincisgrassi sono d'origine marchigiana.

La paternità di questo succulento e prelibato piatto è controversa e se la contendono ad armi pari Ancona e Macerata.
I primi  sostengono che sia un'invenzione messa a punto per soddisfare il palato esigente del generale austriaco von Windischgratz, che nel 1799 combatteva ad Ancona contro l'esercito napoleonico, i secondi garantiscono che sia stata un idea geniale del cuoco Antonio Nebbia che nel suo libro "Il cuoco maceratese", parlava già nel 1779 della salsa per il "princisgras".

Di chi sia, sta di fatto che tutta la regione si è impadronita della ricetta che in effetti offre due innegabili vantaggi: può essere preparata in anticipo ( è buona persino fredda!) ed è facilmente trasportabile. Ideale per un picnic, non trovate?

Una curiosità: città marchigiana che vai, ricetta di vincisgrassi che trovi.
A Matelica nel sugo c'è l'agnello, a Novafeltria e Carpegna mettono il tartufo, a Fermo la mozzarella, ad Ascoli i funghi, a Fossombrone nel ragù le rigaglie di pollo.

Io non vi darò  ricette ( ne trovate a centinaia on-line ) ma vi garantisco che non sarà facile trovare i vincisgrassi nel menù di un ristorante marchigiano.

I vincisgrassi sono, per noi marchigiani, un piatto da gustare in casa, un piatto dei giorni di festa e non solo ogni città ma anche ogni famiglia ha la sua ricetta: a casa mia è gettonatissima la versione bianchi con prosciutto e piselli!

Quindi il mio consiglio è di divertirvi a trovare la ricetta dei vostri Vincisgrassi perfetti e se proprio siete in astinenza da vincisgrassi, fate come me e andate sul sicuro al ristorante Da Secondo a Macerata. Una vera e propria istituzione della cucina tipica marchigiana.


Quello che invece trovate in ogni ristorante, trattoria o osteria delle Marche sono Le tagliatelle al 
ragù.

Esatto! A noi marchigiani non toccate la "tagliatella fatta in casa al ragù".

Anche se la leggenda narra che siano state inventate a Bologna, nelle Marche le tagliatelle sono diffusissime e considerate un piatto tipico della tradizione.

Se vi capita di trovarvi a parlare con dei marchigiani, sull'argomento tagliatella e su quale sia l'indirizzo migliore per gustarla, si possono aprire dibattiti che durano ore.  Credo che la cosa che più manchi in assoluto ad un marchigiano all'estero sia appunto: la tagliatella!

Di sicuro la migliore per ognuno di noi rimane quella che faceva la nonna la domenica...



... ma le tagliatelle che si mangiano nelle trattorie marchigiane sono squisite e rigorosamente fatte a mano !

Qui di seguito trovate una super classifica delle migliori tagliatelle al ragù di Ancona e provincia. Non ci sono ristoranti stellati, sono tutti luoghi semplici e autentici dove in cucina molto spesso ci sono ancora signore che cucinano quei piatti da trenta anni con l'amore e la passione di una volta
e che fanno rivivere giorno dopo giorno sapori unici , genuini e soprattutto nostri ... delle "mie Marche".

Insomma quel tipo di cucina che riempie il cuore oltreché la pancia!


1.  Trattoria Conerello - Sirolo
2.  Trattoria Sardella  - Ancona
3.  Osteria Del Poggio - Ancona
4.  Trattoria Clarice - Ancona
5.  Trattoria Alocco - Offagna
6.  Trattoria La Chiusa - Agugliano
7.  Trattoria Dionea  - Castelfidardo
8.  Trattoria da Nazzare' - Camerano
9.  Ristorante Da Tarcisio  - Osimo
10.  Ristorante Maria - Pierosara, Genga



Tagliatelle al ragù

E la situazione si complica se siete interessati alle varianti con sugo di papera e cinghiale, perché nell'entroterra c'è una scelta altrettanto ampia in ogni provincia.

Che dire, forchetta in spalla, pancia vuota e buon lavoro !
Io aspetto ogni vostra tagliatella da aggiungere alla mia lista...